Associazione Culturale
Sansostenesi e Simpatizzanti

 

12 febbraio 2012

Saverio, quante volte, ed avevi ragione, mi rimproveravi di parlare troppo! Sai quanto avrei da dire in questo momento, ma qualsiasi parola parrebbe vuota di senso di fronte al dolore immenso che ha causato il tuo “lasciarci”! Mi limito a dirti “grazie” … grazie per quello che hai fatto e rappresentato per tutti noi ed in particolare per me e per la mia famiglia; i miei figli con i tuoi nipoti e pronipoti hanno perso lo “zio Saverio”! Tu, che non amavi il protagonismo, eri sempre presente, in silenzio, soprattutto quando c’era da lavorare. Sei stato modello di onestà, bontà ed operosità; resterai per noi un esempio! In tanti mi dicono/scrivono che eri “il migliore” tra noi ed io ne sono convinto! Saverio, siamo consapevoli di avere un angelo in più in cielo ma anche di avere una sorella in più vicino a noi: tua moglie; non la lasceremo sola! Tu ora sei con tuo padre, con Francesco, Piero, Fortunato, Rocco e con tanti altri che ti hanno voluto bene; quando Dio lo vorrà ci riabbracceremo. Saverio, tu ed i tuoi cari perdonatemi! Ci mancherai, ma sarai sempre nei nostri cuori e nei nostri pensieri!

Antonio Rotiroti

Giuseppe Saverio Aloisio   08/01/1956 - 11/02/2012

 

Miei cari Sansostenesi, non potendo presiedere alle esequie del nostro caro fratello e amico Saverio, vorrei rivolgervi due semplici parole, dettate dal cuore, per rinsaldare in questo “drammatico” momento il nostro eterno legame a Dio. A Lui rivolgiamo il nostro grazie per il dono della vita umana e di tanti doni e illuminanti intuizioni, di cui ha arricchito Saverio. La morte è sempre un mistero, e la fine della giornata terrena di Saverio è un ulteriore mistero: come ogni mistero è inutile cercare spiegazioni; si può soltanto chiedere la grazia per accettarlo e viverlo nella fede. Ci confrontiamo, infatti, con il vuoto che la sua morte ci lascia e vorremmo anche noi rimanere nello strano eco di questo silenzio fatto di dolore, anche se ricco di ricordi e di affetto, di parole e di gesti con cui egli ha segnato la sua esistenza e si è relazionato con ognuno di noi. Nei dolorosi silenzi del nostro cuore risuona allora una domanda lecita: “perché?”. Non possiamo sfuggire alla terribile morsa di questa domanda, carissimi fratelli e sorelle! Ogni ragione, ogni perché, ormai, trovano posto solamente nel dialogo intimo dell’anima di Saverio con l'infinita Misericordia di Dio; perché solo il Signore può scrutare il suo cuore, e solo a lui è dato di avere quell’abbraccio di Misericordia che perdoni, purifichi, rinnovi per l’eternità questo suo figlio. Siamo insieme tutti uniti perché non vogliamo che ci schiacci il silenzio della morte, ma – alla luce della Morte e Risurrezione di Gesù – oltre l’amarezza del “perché”, ci sia la consolazione della Parola di Dio che salva e la speranza dell’Eternità per un “servo buono e fedele” che è stato Saverio. Noi siamo tutti uniti, perché bussiamo insieme, tutti, alla porta del cuore di Dio, per contemplare il Suo Volto. A Lei, Madonna del Monte, Vergine del silenzio e dell’attesa, Donna forte pur nelle lacrime del dolore, e ai nostri santi patroni Rocco e Sostene, affidiamo la nostra preghiera in suffragio dell’anima del nostro Saverio. Ci rifugiamo nei Loro cuori, e nelle loro mani purissime mettiamo le mani di un grande lavoratore che è stato Saverio; il bene che ha compiuto e – soprattutto – il cuore generoso da cui così tanto bene è sgorgato. Quel cuore “dilatato per amore” che noi non potremo e non vorremo mai dimenticare. Amen.

Don Raffaele Zaffino

Ciao Saverio, alla fine sei andato anche tu, e con te è andata via anche un pezzo della mia vita e di tutti gli amici cresciuti insieme a te, a ridere e scherzare insieme ad ogni nostro ritrovo … I nostri destini purtroppo ci hanno allontanato, ma nel mio cuore c’è sempre stato un posto per te e per gli amici figli della nostra stessa terra … siamo rami che si sono allontanati per cercare un sole che li scaldava di più, rami di un albero le cui radici piantate dai nostri padri nessuno può estirpare. Purtroppo, spesso a spezzarsi sono i rami più teneri, quelli che come te hanno vissuto umilmente e onestamente … L’albero piange ferito, però sono sicuro che volando verso il cielo che meriti, di fianco a Dio e al nostro San Rocco, farai piovere un’acqua limpida a farlo nuovamente rinvigorire e a far crescere altri rami che vivranno per sempre nel tuo ricordo …

  Ciao Amico Mio - Tabbacchera (Giuseppe Mongiardo '57)

Sanzostàri

Simu rami chi s’alluntanàru

pemmu cercanu ‘nu sula

chi ri’ scardàva ‘e cchjù;

hraschi ‘e n’arvuru cu' ri dericàti

chjantàti di’ Patra nostri

chi nnudru pota mai scippàra!

 

 

AD UN AMICO

 

È finita la tua vita terrena.

Sei partito nell’eterna presenza.

Nei nostri pensieri

non esiste l’assenza.

Il tuo ricordo persiste

e non muore:

tu ci resti per sempre nel cuore.

La morte non può sconfigger l’amore:

il ricordo si è appropriato del cuore.

 

 Domenico Frustagli

 
 

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