Associazione Culturale
Sansostenesi e Simpatizzanti

SAN ROCCO DI MONTPELLIER

Iconografia San Rocco

Veduta  interna della Chiesa(Anno 1995)

 

Se fossimo vissuti tra il 1300 ed il 1600, avremo conosciuto bene la storia di questo santo pellegrino, uno dei più famosi in tutto l'Occidente come protettore e guaritore dei malati di peste, che proprio in questi secoli stava condizionando la vita e la morte nel mondo intero: le epidemie di peste furono capaci di cancellare l'esistenza di un terzo della popolazione dell'Europa.
Il paradosso è che, a fronte della sua estrema popolarità, poche sono le notizie sulla sua vita, tanto da essere da taluni messa in dubbio la sua esistenza, ma la Chiesa lo canonizza ufficialmente, intorno al 1600, per mette "ordine" al culto popolare.
Nasce tra il 1345/50 a Montpellier (Francia), in una famiglia benestante, forse nobile, cristiana. Vive in un mondo segnato dal flagello della peste (in due anni muoiono in Europa 20 milioni di persone) e nel quale la Chiesa attraversa un grande momento di crisi.
All'età di 20 anni resta orfano di padre e madre e decide, forse spronato dalle ultime parole del padre morente, di seguire Gesù Cristo. Forse entra nel terz'ordine francescano, quindi lascia tutti i suoi beni, veste l'abito da pellegrino e parte per Roma. Durante il suo pellegrinaggio si dedica alla assistenza e guarisce molti malati di peste in modo miracoloso. La sua fama di guaritore si diffonde. A Piacenza si ammala anche lui. Soffre così tanto che è allontanato dall'Ospedale perché "disturba" con i suoi lamenti. Resta solo in un bosco dove verrà salvato da un cane che gli porterà pane tutti i giorni. Il padrone del cane, Gottardo, incuriosito dal suo comportamento, lo seguirà e così conoscerà e diventerà poi il suo unico discepolo.
Ripartito verso Montpellier, in un località non nota (probabilmente in Italia) viene fermato e sospettato di spionaggio. Verrà messo in prigione perché si rifiuterà di dire il suo nome, in quanto aveva fatto voto di non rivelarlo per non godere dei benefici derivanti dalla sua nobiltà. Lì rimarrà, per 5 anni, morendovi il 16 agosto tra il 1376 ed il 1379.
Dopo la sua morte, per possedere le sue reliquie e godere dei favori della sua protezione, non si farà scrupolo di trafugare il corpo del santo dalla chiesa di Voghera e portarle a Venezia. In seguito, una reliquia del santo verrà donata a Montpellier. In Italia quasi 60 località portano il suo nome e a lui sono dedicate oltre tremila tra chiese, oratori e luoghi di culto.
Caratteristiche della sua iconografia: uomo in età adulta, il vestito da pellegrino, con il cappello a larghe falde, il cane che gli porta il pane, un segno (in genere sulla coscia sinistra) della peste da lui contratta. Discordanti le poche fonti sulla vita di san Rocco, quasi certa la sua nascita a Montpellier in Francia, dalla famiglia del locale governatore. Orfano all'età di vent'anni. Si reca in pellegrinaggio a Roma e si dedica alla cura dei malati di peste, che flagellava in modo particolare l'Italia. Vittima lui stesso della malattia a Piacenza, fu ricoverato in quella città dove gli vengono attribuiti numerosi miracoli di guarigioni. Al suo ritorno a Montpellier fu imprigionato per cinque anni per spionaggio dal nuovo governatore, che è suo zio, che non lo riconosce e lui non rivela la sua identità per osservare un voto fatto. Rocco morirà in prigione e sarà riconosciuto solo successivamente per un segno a forma di croce che aveva sul petto dalla nascita.

Scilla (RC)

Casamassima (BA) Roscigno (Salerno)
 Immagini di San Rocco in altri paesi italiani

      

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